L’arte di lasciare andare è un concetto spesso frainteso. Comunemente associato alla resa e alla sconfitta, in realtà rappresenta una potente chiave di accesso alla libertà e alla serenità.
L’arte di lasciare andare: i vantaggi.
Tutti sappiamo che il cambiamento è inevitabile perchè la vita è un continuo cambiamento. Nonostante ciò opponiamo resistenza al cambiamento per pauranon riflettendo che arrendersi al cambiamento può portare a una evoluzione personale e professionale.
Cosa succede quando abbracciamo il cambiamento con l’arte di lasciare andare?
Il cambiamento e la resa apportano benefici che si riflettono in diverse aree:
- Apprendimento: con acquisizione di nuove conoscenze e abilità;
- Resilienza: lo sviluppo della resilienza aiuta a superare le avversità e ad adattarci a circostanze nuove o difficili.
- Creatività: attraverso la ricerca di soluzioni nuove e innovative.
- Nuove relazioni: Ci offre l’opportunità di costruire nuovi legami con persone diverse.
- Crescita personale: Ci aiuta a conoscere meglio noi stessi (svadhyaya), i nostri valori e i nostri obiettivi.
La resa non è passività
Comunemente la resaè intesa come:
“L’azione, il fatto di arrendersi, come cessazione di ogni resistenza di fronte al nemico…anche in senso fig., di chi vince in qualche occasione la resistenza di altri imponendogli la propria volontà.”
Poichè stiamo parlando della nostra vita, se attribuiamo questo significato al termine resa, è implicito che il nostro nemico è la vita stessa. Il nostro vivere saà costellato da sentimenti di impotenza, assenza di controllo e in balia di eventi. In una lotta continua per superare gli ostacoli.
Tuttavia, questa visione è limitante e fuorviante. La vera resa non è passività o rassegnazione, ma un atto di profonda fiducia nella vita. È riconoscere che non possiamo controllare. Il bisogno di controllo e la resistenza generano solo sofferenza.

Perchè la resa è un atto di libertà?
La resa è vissuta negativamente perchè è associata ad un senso di sconfitta e di sottomissione. Spesso ci siamo sentiti sconfitti: ci siamo arresi ad una educazione repressiva oppure non siamo stati in grado di realizzare i nostri obiettivi perchè gli eventi ci hanno portato altrove rispetto a dove avremmo voluto essere nonostante tutti i nostri sforzi.
Spesso abbiamo vissuto costrizioni che hanno generato ferite.
Decidere di imparare l’arte del lasciare andare e di arrendersi alla vita è in realtà un atto di autodeterminazione e di espressione della massima libertà di scelta. E’ esercitazioe totale del libero arbitrio. Non ci siamo arresi a imposizioni provenienti dall’ambiente esterno.
E’ un momento catartico in cui abbiamo deciso di fluire con la vita come quando siamo in acqua e ci lasciamo trasportare. E’ apertura ed accettazione profonda e riconoscere che gran parte degli eventi e delle esperienze non dipendono dalla nostra volontà perchè non possiamo gestire tutto ciò che accade.
Ovviamente, tutto ciò richiede di praticare il non attaccamento al risultato delle azioni.
Liberarsi dal bisogno di controllo
L’attaccamento al risultato e il bisogno di controllare ogni aspetto della vita sono fonte di grande sofferenza. Lasciare andare l’attaccamento al risultato, come Krishna suggerisce di fare ad Arjuna nella Bhagavad gita queste pretese significa aprirsi a nuove possibilità e accogliere l’imprevedibilità del viaggio. Ma significa anche acquisire saggezza.
Arrendersi alla vita non significa rinunciare ad agire ma fare tesoro di qualsiasi esperienza; cambiare puntodi vista per comprendere il significato di cose che non possiamo controllare. Significa smetterla di vivere in una perenne ed incessante lotta.
Tutto ciò ci fa sentire frustati, falliti ed inadeguati.

Rinunciare al passato per abbracciare il presente
L’arte di lasciare andare implica anche il distacco dal passato. Rimuginare su ciò che è stato non solo è inutile, ma ci impedisce di vivere pienamente il presente. Abbracciando il qui e ora, possiamo cogliere le opportunità che la vita ci offre.
Affrontare le sfide con fiducia
La resa non significa sfuggire dalle responsabilità, rifiutare le sfide o rinunciare a lottare. Ma , semplicemente, affrontarle con rinnovata consapevolezza, maggiore serenità, fiducia nelle nostre capacità e consapevolezza dei nostri limiti .
Come coltivare la resa?
Se senti che sia arrivato il momento per affrontare le sfide della vita, eccoti alcuni suggerimenti su come fare.
Ecco alcuni strumenti e tecniche:
- Meditazione: aiuta a sviluppare la concentrazione e il distacco dai pensieri e dalle emozioni.
- Accettazione della realtà per quello che è, senza giudizio.
- Lasciare andare le situazioni che non possiamo cambiare senza opporsi.
- Fidarsi della vita ossia accettare che tutto accada per un motivo.
- Accettare l’altro riconoscendo la sua unicità e complessità senza aspettative e riconoscendogli il diritto di fare le esperienze che gli servono per evolversi.
Conclusioni
L’arte di lasciare andare e la resa sono espressione di profonda libertà ed esercizio de diritto di vivere con leggerezza e gioia. Non confondiamo la leggerezza e la gioia con la superficialità.
E’ anche un processo consapevole che richiede tempo e pratica.
Si realizza attraverso l’introspezione e la consapevolezza dei nostri meccanismi mentali per abbandonare sempre di più le nostreresistenze ed aprirci alla bellezza del fluire con la vita.
2 commenti su “L’arte di lasciare andare e resa:2 strumenti di libertà”
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